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  • Immagine del redattoreIlaria@JourneyBox

LADAKH E RAJASTHAN: UN VIAGGIO AGLI ANTIPODI.

COME E' NATA L'IDEA DI QUESTO VIAGGIO?


Da alcuni anni sentivo il desiderio di mettermi alla prova visitando l’India.

Mettermi alla prova, esatto.


Forse avevo già intuito che non sarebbe stata una vera e propria vacanza, ma un’esperienza di forte impatto.

In realtà, non avevo ancora compreso quanto questo viaggio mi avrebbe colpito.


Perché l’India è così: provi ad immaginarla, ma viverla è tutta un’altra cosa!

Ebbene, dopo aver visto le foto dei mie genitori e della mia amica Eleonora, avevo deciso: ero pronta per andare in Rajasthan!


Alt.


COME CI SONO FINITA IN LADAKH ALLORA?


Sono sincera: non è stata una mia intuizione.

Il merito infatti va a Claudio che ha subito capito che il Ladakh poteva lasciarci senza fiato con i suoi paesaggi sconfinati e il suo silenzio riposante.


Dall'idea di Claudio è nato questo itinerario atipico in India, letteralmente agli antipodi.


Un viaggio per chi vuole apprezzare due facce completamente diverse dello stesso Paese.


CON CHE MEZZI ABBIAMO VIAGGIATO IN INDIA?


Siamo partiti da Milano Linate con Alitalia il 16.08.2018 mattina e, con un breve scalo a Roma Fiumicino, siamo arrivati puntualmente a Delhi alle 2.40 di notte (ora locale).

Al ritorno, abbiamo preso gli stessi voli, ugualmente puntuali.

Siamo partiti da Delhi alle 4.00 del mattino, scalo a Roma Fiumicino di 3 ore circa, e arrivo a Milano Linate verso le 15.00.

Vi segnalo che, qualche mese dopo, Alitalia ha inaugurato anche il volo diretto da Milano Malpensa a Delhi!


Per quanto riguarda invece gli spostamenti in loco, sia in Rajasthan, sia in Ladakh ci siamo rivolti ad autisti locali, che abbiamo contattato prima di partire e con cui abbiamo concordato sia il prezzo sia l’itinerario.

Questa è la soluzione più veloce e comoda per affrontare i tanti chilometri se avete a disposizione meno di venti giorni di viaggio.

I mezzi pubblici sono infatti più lenti (i treni viaggiano spesso con molto ritardo) e meno confortevoli, anche se sicuramente offrono un’esperienza ancora forte.

L'altro lato della medaglia è che, forse paradossalmente, avrete un po' meno autonomia perché, in un modo o in un altro, dipenderete dal vostro autista.


A Delhi, consiglio assolutamente di utilizzare la metropolitana per spostarsi in questa enorme capitale perché è veloce, moderna e dotata di aria condizionata.

Anche qui, come a Bangkok, il costo (irrisorio) del biglietto varia in base al numero di fermate.

Come a Bangkok, troverete i controlli di sicurezza dell'esercito all'entrata e all'uscita.


Dall'aeroporto di Delhi, partono tre linee, tra cui la Airport Line (arancione) che vi permette di arrivare in mezz'ora in centro città (orari indicativi 4.30-23.30).

In alternativa, dall'aeroporto potrete prendere un taxi e, in questo caso, tenere presente che le tariffe non sono contrattabili ma già predeterminate in base alla zona che dovrete raggiungere.


Per raggiungere Leh, il capoluogo del Ladakh, abbiamo volato da Delhi, con la compagnia Go Air (puntualissima), che abbiamo utilizzato anche per il ritorno.

Tenete presente che, al momento, i voli per e da Leh partono solo la mattina, entro mezzogiorno. L’aeroporto è infatti aperto alla mattina per i voli “civili”, mentre al pomeriggio è utilizzato come aeroporto militare.


Nelle città ci siamo spostati con i tuk tuk o a piedi.


ITINERARIO DI VIAGGIO



DELHI


La nostra prima tappa è stata la capitale, Delhi, a cui abbiamo dedicato il primo giorno di viaggio e l’ultimo giorno, prima di rientrare in Italia.

Questa si è rivelata una buona idea per visitare questa immensa metropoli senza essere divorati dal suo caos (avevamo già fatto questa scelta con Bangkok)


Le nostre tappe a Delhi per il primo giorno sono state Old Delhi, il Forte Rosso, il mercato del bestiame, la Moschea del Venerdì (Jama Masjid), Connaught Place, l’antico pozzo Agrasen Ki Baoli, la Tomba di Humayun e i Lodhi Gardens.



AGRA


(circa 3 ore di macchina da Delhi)

Abbiamo visitato il Taj Mahal e il sorprendente Forte Rosso di Agra.

FATEHPUR SIKRI


(un’ora da Agra)

Troverete una bellissima città fortificata e una moschea davvero imponente.


ABHANERI


(due ore da Fatehpur Sikri).

Abhaneri è molto famosa per il pozzo Chand Baori. Nelle vicinanze c'è anche un tempio indù molto particolare. Clicca qui per leggere il post.


JAIPUR


(due ore da Abhaneri). La città Rosa merita almeno due giorni. Potrete visitare il bellissimo Galta Ji Temple, tempio delle scimmie, uno dei luoghi che più mi ha colpito.

Si possono poi visitare l'Amber Fort, Hawa Mahal, osservatorio Jantar Mantar, City Palace, tempio Birla Mandir e Patrika Gate.

PUSHKAR


(due ore circa da Jaipur). Una delle città sacre degli induisti. Qui potrete vedere i ghat per le cremazioni. Da visitare anche il tempio Savitri Mata da raggiungere con la funicolare.


JODHPUR


(quattro ore da Pushkar)

Nota anche come la Città Blu, a Jodhpur visiterete il Mehrangarh Fort è uno dei forti più spettacolari del Rajasthan. Nelle vicinanze troverete anche il santuario Jaswant Thada.

Da visitare anche la piazza principale Ghanta Ghar.



JAISALMER


(quattro ore in auto da Jodphur)

Imperdibile in un viaggio in Rajasthan è il Forte di Jaisalmer.

Le altre tappe interessanti sono i cenotafi Bada Bagh e il Gadisar Lake.

Abbiamo inoltre fatto un'escursione nel deserto del Thar, trascorrendo una notte tra le dune.

Sulla strada tra Jodhpur e Jaisalmer abbiamo visitato anche il Forte di Pokaran.



BIKANER



(cinque ore da Jaisalmer)

A Bikaner abbiamo visitato il Forte di Junagarh, uno dei meglio conservati. I decori interni sono stupendi. Abbiamo poi visitato la città, che ancora oggi è particolarmente autentica.

 

Il giorno successivo, abbiamo preso un volo da Bikaner e siamo tornati a Delhi per una notte, con l'unico volo giornaliero delle 14.35 della Air India (n.b. arrivato con un’ora di ritardo).


LADAKH


Il giorno successivo ancora abbiamo raggiunto Leh, il capoluogo del Ladakh, e abbiamo dedicato il pomeriggio ad acclimatarci e a visitare la Shanti Stupa, Leh Palace e Tsemo Fort.


Abbiamo poi dedicato una giornata alla visita dei monasteri della Valle dell'Indo e abbiamo visto la spettacolare confluenza dei fiumi Indo e Zanskar.


In seguito ci siamo spostati nella Nubra Valley, attraversando il passo del Khardung-la.

La Nubra Valley è qualcosa che a parole non si può davvero descrivere.

Qui abbiamo visitato alcuni monasteri e siamo andati a vedere le dune di sabbia di Hunder.



La mattina presto abbiamo preso il volo per ritornare a Delhi.


Arrivati all'Indira Gandhi Airport abbiamo avuto un po' di problemi per uscire dall'aeroporto perchè il servizio di sicurezza dell'esercito tendenzialmente non lascia uscire i passeggeri tra uno scalo e l'altro.


Tuttavia, facendo notare che avremmo dovuto attendere più di 12 ore nella minuscola hall riservata ai transiti, siamo riusciti ad uscire dall'aeroporto.


A Delhi abbiamo completato la visita della città con il tempio Sikh Sri Bangla Sahib Gurdwara e il Lotus Temple.


Siamo poi tornati in aeroporto, dove abbiamo atteso il nostro volo in partenza per Roma alle 4.00 del mattino del giorno n. 17.


IL VISTO D’INGRESSO PER L’INDIA


Per viaggiare in India, è indispensabile ottenere il visto turistico prima della partenza.

Potete richiederlo tramite il sito ufficiale https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html.

Una volta completata la procedura, il vostro visto viene emesso in pochi giorni.

Il visto ha un costo di 80 euro circa e, dal vostro ingresso in India, ha durata di 60 giorni.

Tenete presente che dovrete stampare il vostro visto, anche perché vi verrà già richiesto quando partirete dall'Italia.


COSA MI HA LASCIATO QUESTO VIAGGIO?


E' stato un insieme di sensazioni opposte, soprattutto con il Rajasthan.

Ho apprezzato moltissimo le fortezze dei Maharaja, il deserto del Thar, il Taj Mahal.. lasciano davvero a bocca aperta!

Tuttavia, il caos dell'India dato dalla commistione tra animali, traffico e assenza di igiene (e qualche conseguente problema di salute), mi ha tolto quella serenità necessaria per apprezzare le bellezze dell'India.

L'approccio con la gente non è stato semplice per me perchè tendenzialmente in Rajasthan ho trovato una popolazione molto insistente.



Discorso opposto per il Ladakh (leggi qui il post sul Ladakh).

Qui ho ritrovato la pace e la serenità necessaria per ammirare gli sconfinati e bellissimi paesaggi.

La popolazione mi è sembrata molto più tranquilla e discreta e mi sono trovata a mio agio.

Insomma, il Ladakh, che neanche avevo preso in considerazione inizialmente, mi ha davvero sorpreso.

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